Le cantine di vinificazione rappresentano delle attività produttive con le maggiori variabilità degli effluenti sia a livello di concentrazioni, sia di carico organico, con punte di inquinamento organico elevatissime che concentrano praticamente in un mese fino al 90% dell'inquinamento medio annuo.
Abbiamo operato in cantine che producono vini di alta qualità, in cantine sociali, in cantine di filtrazione e
imbottigliamento, e di solo imbottigliamento di vini già stabili e brillanti.
Nelle cantine che effettuano tutto il ciclo del vino, la depurazione deve sempre considerare interventi prioritari:
Le esperienze riguardano un po' tutti i settori enologici, con un particolare riferimento alle cantine che eseguono tutto il ciclo di produzione del vino, dalla pigiatura all'imbottigliamento.
Fino al 2002 la tecnologia maggiormente impiegata è stata SBR (Sequencing Batch Reactor). Nel 2003, Cattin inaugurava il primo impianto con tecnologia MBR in Italia, realizzato da Sereco su progetto Cattin, alla quale seguirono numerosi altri MBR (Membrane Bio Reactor) sempre costruiti dalle aziende dove Cattin operava in qualità di socio e progettista.
Con l'esperienza sono state affrontate e risolte le più differenti situazioni produttive, spesso operando per adeguare, migliorare o potenziare depuratori esistenti, per risolvere l'effetto sulle membrane dei tartrati alcalini, dello scarico delle colonne di desolforazione a calce, dello scarico degli impianti a resine di stabilizzazione tartarica.
Per evitare o ridurre la complicazione impiantistica dì un impianto estremamente sofisticato, con processi dì tipo chimico fisico e biologico, è sufficiente accumulare il refluo durante la pigiatura e trattarlo durante tutto l'anno. Nelle vasche di accumulo si inseriscono dei batteri anaerobici che iniziano la depurazione, regolano la fermentazione e contribuiscono alla riattivazione del processo biologico una volta reimmessi nel depuratore a flusso costante.